Proviamo ad essere sinceri, in estate a vela si riesce ad andare poco, diciamo tre ore al giorno, quando si alza la "termica".
Per questo ormai le barche a vela hanno motori diesel sempre più potenti, bisogna rientrare in porto presto per "l'aperitivo".
Ma a parte l'ovvio discorso ambientalista, il motore uccide una barca a vela. Rompe quell'armonia che solo il totale contatto con la natura può dare.
Invece un motore elettrico è silenzioso e se alimentato da pannelli solari ci darà la sensazione di non tradire il vento.

Il principio con cui sto progettando questa barca è semplice: sostituire alla zavorra un parco di batterie (circa 280 Kg.) nella sentina ed alleggerire di conseguenza il siluro della chiglia (circa 120 kg.). Inoltre l'ho disegnata con una discreta stabilità di forma, per compensare il peso posto piuttosto in alto.
Il motore E-POD è un progetto americano che potete vedere qui.
RE-E-POWER
Trovo che sia geniale e molto semplice da montare.

La barca si trasporta con facilità su un carrello con una media auto e l'albero si alza con un sistema ad argano.